Sapori e saperi di Sicilia

Patria di una ricchissima tradizione culinaria la Sicilia da secoli incanta i propri visitatori proponendo itinerari e paesaggi unici al mondo. Nove provincie e 390 comuni; ciascuno con la sua storia, curiosità e ricche ricette.

I primi insediamenti risalgono al 12.000 a.C., nel corso dei millenni le più disparate dominazioni. Vandali, Ostrogoti, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi. Soltanto per citarne alcuni e comprendere come la cucina siciliana sia strettamente collegata alle vicende storiche dell'isola arricchendosi, di dominazione in dominazione, di sapori e pietanze.

Complessa ed articolata, la cucina siciliana è ritenuta a buon titolo la più ricca di specialità.
Dolci, formaggi, pesce, frutta ed ortaggi. Sono soltanto alcuni degli elementi che hanno contribuito al mito dell'isola nel mondo, attirando visitatori e curiosità.

E' soprattutto in ambito dolciario che i siciliano hanno espresso maggiore creatività, distinguendosi a livello internazionale grazie a biscotti, cannoli, cassate, granite e gelati. Ogni provincia ha le proprie specialità, spesso associate a ricorrenze religiose dedicate ed arricchite da prodotti primari di eccelsa qualità.

Tra storia e leggenda scopriamone qualcuno:

1. I cannoli siciliani. Tra le specialità più conosciute della pasticceria italiana nascono proprio sull'isola durante la dominazione araba. In origine preparati durante il periodo carnevalesco oggi, come molti dolci tradizionali, viene consumato tutto l'anno. Leggenda narra che furono le donne dell'Harem di Caltanissetta ad idearne la ricetta e che il nome del cannolo derivi dalle canne da fiume attorno a cui venivano avvolte le cialde affinché ne prendessero la forma tipica del dolce. Ne esistono due varianti: la prima molto più diffusa con la ricotta di pecora e la seconda, tipica del ragusano con la ricotta vaccarina (di mucca modicana)

2. La cassata siciliana. A base di ricotta zuccherata di pecora, pan di spagna, pasta reale e frutta candida la cassata siciliana è una torta specialità dell'isola. Furono sempre gli arabi ad introdurne la ricetta ed i prodotti ivi contenuti: dalla canna da zucchero al cedro, passando per il cedro e la stessa mandorla. Associata al periodo pasquale conquista una diffusione durante tutto l'anno anche grazie ad un documento del sinodo dei vescovi siciliani del 1575, dove viene definita "irrinunciabile durante le festività". Ne esistono diverse varianti, da quella alla messinese, che si presenta meno dolce, a quella siracusano con il pan di spagna a strati e priva di glassa.

3. Il gelato. Di origini siciliane ed apprezzato in tutto il mondo, la sua storia ha origine durante la dominazione araba. Inizialmente chiamato shberbet (sorbetto) il prozio del gelato nasce alle pendici dell'Etna, precisamente dall'incontro tra neve, canna da zucchero e succo di frutta. Risale invece al 1600 l'intuizione di Francesco Procopio dei Coltelli, siciliano trapiantato a Parigi, che grazie ad un'antica ricetta ed una macchina sorbettiera apre in Francia il più antico cafè parigino, perfezionando la ricetta ed ottenendo qualcosa di molto simile agli attuali gelati in commercio.

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